Sembrava un’estate che finalmente sarebbe riuscita a sconfigge il virus. Da metà luglio, ogni giorno, registravamo con entusiasmo una decrescita dei contagi che ci faceva sperare che dopo Ferragosto sarebbero scesi stabilmente sotto la soglia dei 10.000 casi e ci avrebbero portati a un settembre con solo poche centinaia di contagi.

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Calcolando le medie mobili (la media dei casi del giorno più quelli dei tre giorni precedenti e dei tre seguenti), risulta molto evidente la continua e costante decrescita dei casi sino a Ferragosto. Se interpoliamo i casi giornalieri con un modello lineare o esponenziale, abbiamo un fitting relativamente modesto data la presenza del ciclo intra settimanale (R2=0,595 per il lineare e R2= 0,586 per il modello esponenziale), ma otteniamo un fitting quasi perfetto se li calcoliamo invece con le medie mobili settimanali dei casi (R2=0,983 per il lineare e R2= 0,993 per il modello esponenziale).
Se i casi avessero “ubbidito” ai modelli, secondo quello lineare non avremmo avuto più casi già dal 22 agosto, mentre secondo quello esponenziale il 31 agosto avremmo avuto una media settimanale di 9.090 casi. Ma non è andata così!
Nel weekend di Ferragosto sono stati registrati pochi casi come, sempre accade il giorno successivo ai giorni festivi (9.894 lunedì 15 agosto e 8.944 martedì 16 agosto), compensati dal rialzo dei casi del 17 agosto (36.255). Nel grafico seguente, si può osservare l’andamento nella seconda metà del mese.

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Qui, invece, le differenze tra le medie mobili osservate rispetto ai casi attesi dai modelli e i rapporti tra le medie e l'attesa esponenziale.

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Possiamo quindi concludere l’analisi osservando che a Ferragosto la decrescita ha avuto un forte ridimensionamento. I casi sono diminuiti, ma molto lentamente, però hanno continuato a crescere in rapporto agli attesi stimato con il modello esponenziale calcolato dal 15 luglio al 15 agosto.

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Cosa sarà successo? Si può per esempio ipotizzare che ci siano state due situazioni riguardanti parti separate di popolazione. La prima parte ha visto decrescere i contagi costantemente come nel mese precedente, mentre la seconda, probabilmente composta da persone che hanno avuto più occasioni di contatti soprattutto nelle località di vacanze, è cresciuta e si è sommata alla precedente. Il totale delle due componenti continua a essere in diminuzione, ma ci si deve chiedere anche se oggi siano dichiarati ufficialmente tutti i contagi ovvero se al ritorno dalla villeggiatura si sia preferito da molti gestirsi in silenzio la propria positività.

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Infatti, il numero di tamponi antigenici è diminuito molto e anche la loro proporzione sul totale dei test. Non resta che aspettare di vedere lo sviluppo della situazione a settembre.

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