Abstract

Objectives: to develop an occupational health risk index that can help to introduce the occupational risk component into epidemiological studies and assess the level of occupational risk in Italian municipalities useful for supporting prevention measures.
Design: definition of a municipal index as a combination of occupational and territorial indicators derived from national registers of occupational data and environmental archives.
Setting and participants: the index composition is based on data on work injuries, occupational diseases and workers exposed to carcinogens in the years 2015-2019 available at the municipal level, as well as data on municipalities hosting sites of national interest for environmental remediation (SIN) and those in which big industrial facilities (GIE), registered as pollutant emitters, are located.
Main outcome measures: standardized rates of occupational injuries and occupational diseases occurred in Italian municipalities were calculated from data collected by the Italian National Institute for Insurance against Accidents at Work (Inail) in relation to the working-age population (15-69 and 15+ for injuries and occupational diseases, respectively), estimated by the Italian National Statistical Institute (Istat) in 2018. In addition, data from the National Information System on Occupational Exposure to carcinogens (SIREP) were included, from which raw rates were calculated at municipal level. Finally, two other indicators were included, describing the presence/absence of a SIN and the number of GIEs industrial facilities in each municipality. The index of occupational health risk (INDORS) is calculated by summing standardised values of the above five indicators as a continuous variable and it was also classified by quintiles of population as a categorical variable. The association between cause-specific mortality and INDORS levels was evaluated using data on mortality occurring in 2015.
Results: during the observation period 2,011,457, 131,353 and 140,183 events were recorded for injuries, occupational diseases and workers exposed to carcinogens, mainly among male workers. A municipal map of INDORS levels (1-5) shows a strong South-North gradient, in line with the Italian industrial geographical context. The contributions of the SIN and GIE indicators are higher in the hot spot municipalities located in the Southern regions and islands. Among the municipalities analysed 1,099 were classified in the lowest risk level, 1,331 in the low-medium level, 1,619 in the medium level, 2,621 in the medium-high level and 1,284 in the highest risk level. The index shows a direct correlation with accidental mortality and an inverse correlation with all-cause and malignant neoplasm mortality.
Conclusions: the proposed index can be useful to introduce the occupational risk dimension in ecological studies and results as a flexible tool to rank Italian municipalities in terms of occupational risk.

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Riassunto

Obiettivi: sviluppare un indice occupazionale di rischio per la salute che possa contribuire a introdurre la componente di rischio occupazionale negli studi epidemiologici e la valutazione del livello di rischio occupazionale nei comuni italiani utile per supportare le misure di prevenzione.
Disegno: definizione di un indice comunale come una combinazione di indicatori occupazionali e territoriali derivati da registri nazionali di dati occupazionali e archivi di dati ambientali.
Setting e partecipanti: la composizione dell’indice è basata su dati disponibili a livello comunale di incidenti sul lavoro, malattie occupazionali e lavoratori esposti a cancerogeni durante gli anni 2015-2019, così come su dati inerenti ai comuni sede di siti di interesse nazionale per risanamento ambientale (SIN) e quelli nei quali sono localizzati impianti di elevate dimensioni (GIE), registrati come emettitori di inquinanti.
Principali misure di outcome: sono stati calcolati i tassi standardizzati di incidenti sul lavoro e malattie occupazionali avvenuti nei comuni italiani, a partire da dati rilevati dall’Istituto per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) e in riferimento alla popolazione in età lavorativa (rispettivamente 15-69 e 15+ per gli incidenti e le malattie occupazionali) nell’anno 2018 stimata dall’Istituto nazionale di statistica (Istat). Inoltre, sono stati inclusi i dati selezionati dal Sistema informativo di registrazione delle esposizioni professionali ad agenti cancerogeni (SIREP), per i quali sono stati calcolati i tassi grezzi a livello municipale. Infine, sono stati inclusi due ulteriori indicatori che descrivono la presenza/assenza di un SIN e il numero di impianti industriali GIE in ciascun comune. L’indice occupazionale di rischio per la salute (INDORS) è calcolato sommando i valori standardizzati dei cinque indicatori sopradescritti, ottenendo una variabile continua che è classificata tramite i quintili di popolazione in una variabile categorica. L’associazione tra mortalità causa specifica e livelli di INDORS è stata valutata utilizzando dati dei decessi avvenuti nell’anno 2015. 
Risultati: durante il periodo specificato sono stati utilizzati 2.011.457, 131.353 e 140.183 incidenti, malattie occupazionali e lavoratori esposti a cancerogeni, principalmente relativi a lavoratori maschi. La mappa per l’Italia dei livelli INDORS (1-5) mostra un forte gradiente Sud-Nord, coerentemente con le parti del territorio italiano maggiormente industrializzato. I contributi degli indicatori di SIN e GIE sono più alti nei comuni hotspot localizzati in alcune regioni del Sud e isole. Tra i comuni analizzati 1.099 sono stati classificati a rischio basso, 1.331 a rischio basso-medio, 1.619 a rischio medio, 2.621 a rischio medio-alto e 1.284 a rischio alto. L’indice mostra una correlazione diretta con la mortalità accidentale e una inversa con le mortalità per tutte le cause e quella per tumore maligno.
Conclusioni: l’indice proposto può essere utile per scopi epidemiologici come variabile capace di esprimere possibili contributi occupazionali nel determinare effetti sulla salute, così come per graduare il rischio occupazionale in ciascun comune dell’Italia.

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