La pandemia di SARS-CoV-2 è stata, negli ultimi 2 e più anni, l’evento che ha maggiormente inciso non solo sulla salute, ma anche – e soprattutto – sulle abitudini di vita, la sanità e la vita pubblica in generale. Ne ha risentito anche l’evento nascita, non solo per le donne e i neonati che si sono ammalati.In questo contributo, riportiamo alcuni dati riferibili alla realtà italiana, contestualizzandoli solo brevemente rispetto agli altri Paesi.

L'impatto della pandemia sulla natalità

Benché siano disponibili dati solo fino a settembre 2021, appare chiaro come la pandemia e, presumibilmente, le misure di contenimento adottate abbiano accelerato la tendenza al calo delle nascite già in atto da anni.1 I primi effetti sulle nascite riferibili ai concepimenti del lockdown dei mesi di marzo e aprile 2020 si osservano a partire da novembre 2020. Nel dettaglio, i primi 10 mesi del 2020 mostrano una diminuzione del 2,5% e il calo diventa più accentuato a partire da novembre (-8,3% e -10,7%, rispettivamente, in novembre e dicembre).  Il calo delle nascite, continuato in modo consistente fino a febbraio 2021, poteva essere un fenomeno dovuto al posticipo di solo pochi mesi dei piani di genitorialità, ma, poiché il calo è stato riscontrato, benché in misura minore, anche nei mesi successivi, i dati suggeriscono l’abbandono, anche nel medio termine, della scelta riproduttiva... Accedi per continuare la lettura

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