La crisi climatica è in atto

1    A livello globale l’estate 2023 è stata la più calda di sempre, i livelli di ghiaccio marino i più bassi di sempre e, per il quarto mese consecutivo, la temperatura globale della superficie oceanica ha raggiunto livelli record.1 I dati confermano lo straordinario e rapido ritmo di riscaldamento del pianeta a causa dei gas serra prodotti dall’attività umana, che trattengono il calore nell’atmosfera.2 In assenza di interventi la crisi climatica è destinata ad aggravarsi, situazioni di emergenza ambientale (picchi di ondate di calore, medicane, nubifragi, estesi incendi boschivi) determineranno condizioni nuove e sempre più drammatiche che dovremo essere preparati ad affrontare. Questi eventi ci sono sempre stati? Certamente sì, ma un’ampia documentazione scientifica dimostra che di tali fenomeni stanno aumentando l’intensità, la frequenza e l’estensione, interessando via via aree più vaste dove in passato la probabilità che si verificassero era molto bassa.3 

2    L’Italia è un hot spot del cambiamento climatico, un’area più vulnerabile dove gli effetti saranno maggiori.4 Il Mar Mediterraneo si sta riscaldando a una velocità superiore rispetto ad altre aree del pianeta. Secondo i Modelli climatici regionali, che consentono di descrivere la variabilità del clima con un elevato dettaglio territoriale, nel nostro Paese è previsto un aumento della temperatura fino a 2°C nel periodo 2021-2050 (rispetto a 1981-2010), con incrementi maggiori nella zona alpina, dove l’innalzamento della temperatura potrebbe raggiungere i 5°C alla fine di questo secolo. Parallelamente alla siccità (incremento dei periodi senza pioggia) aumenteranno gli eventi di precipitazioni estreme, in particolare se si considera lo scenario a elevate emissioni di gas serra... Accedi per continuare la lettura

          Visite