Partiamo dai numeri: dall’inizio dell’epidemia di SARS-CoV-2 fino a metà febbraio 2022, in Italia, sono stati diagnosticati oltre 12 milioni di casi positivi all’infezione con 149.300 decessi.1 La pandemia ha pesantemente influenzato la nostra vita quotidiana e, inevitabilmente, anche l’organizzazione e l’accesso alle procedure sanitarie (di prevenzione e terapia). L’emergenza ha costretto a una completa riorganizzazione a tutti i livelli dei servizi sanitari, imponendo l’attuazione di azioni rapide e rendendo palesi alcune criticità strutturali di sistema. A marzo 2020, l’attività degli screening oncologici di mammella, cervice uterina e colon retto è stata sospesa per circa tre mesi su tutto il territorio italiano. Poi l’attività è ripresa. Lentamente.La lentezza era (è) dovuta alle misure di distanziamento sociale e di contenimento della diffusione, alla necessità di igienizzare i dispositivi sanitari, alla carenza di operatori, spesso ancora dirottati sul fronte del virus... Accedi per continuare la lettura

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