È cronaca recentissima l’applicazione dello Spoil System al Direttore Generale di Agenas, il dott. Francesco Bevere nominato cinque anni fa dal Ministro Lorenzin in sostituzione di Fulvio Moirano e riconfermato in agosto dal Ministro Grillo, ma oggi revocato dal Ministro Speranza.

È una revoca destinata a creare molte polemiche in quanto diversi Presidenti delle Regioni avevano confermato stima e fiducia per Bevere e avevano chiesto al Ministro di desistere da questa sua intenzione, e gli stessi Presidenti avevano anche chiesto di inserire nel Patto per la Salute di prossima approvazione l’esclusione dei DG degli enti che affiancano il Ministero della Salute (ISS, AIFA, Agenas).

Parlando però di Spoil system, e prescindendo dalle giustificazioni di natura giuridica, credo ci si debba chiedere se le funzioni del DG siano di ordine politico ovvero tecnico. Se le funzioni del DG fossero prevalentemente tecniche lo Spoil system non avrebbe molte ragioni di essere mentre se sono politiche allora, come già in passato fu fatto per il DG Ancona, è del tutto funzionale garantire una comunanza di vedute tra chi dirige un Ministero e che dirige le Istituzioni che lo supportano. Le Regioni hanno avvertito il Ministro delle possibili difficoltà di relazione che potrebbero sorgere in conseguenza dello Spoil System, ma forse non hanno considerato simmetricamente le difficoltà per un Ministro di avvalersi di una istituzione di cui potrebbe non condivide le scelte del DG.

Ma il problema è bene che non si riduca al cambio del vertice; Agenas ha avuto in questi anni delle modifiche molto importanti e non sempre del tutto esplicitate dalle normative. Ultimamente, ad esempio, ad Agenas sono stati assegnati un centinaio di dipendenti in più con contratto a tempo indeterminato e sono stati assunti anche altre decine di dipendenti con contratto a tempo determinato: è cioè aumentato l’organico, ma indipendentemente da una ridefinizione delle attività.

Ma oggi qual è la “mission” di Agenas? Dalla sua istituzione, voluta da Elio Guzzanti, ad oggi i compiti di Agenas, esplicitati o no, sembrerebbe essersi di molto modificati. Quando ad esempio il Ministro Lorenzin sostituì il Ministro Balduzzi dichiarò in pubblico che Agenas non doveva più fare ricerca, ma doveva fare soprattutto valutazione e controllo, e questa ipotesi è aumentata di importanza almeno sino alla sconfitta del Referendum sulla revisione della Costituzione voluta da Renzi che sicuramente avrebbe favorito la ricentralizzazione del Servizio Sanitario togliendo quindi molta autonomia alle Regioni.

Di ricerca scientifica ormai in Agenas non se ne fa più molta, e così di monitoraggio economico, di analisi di dati epidemiologici, nonostante la titolarità del programma Esiti, e neppure di elaborazioni progettuali di sviluppo. Si è invece allargato il settore della collaborazione con le Regioni, specie con quelle in Piano di rientro, offrendo dei supporti per alcune funzioni in cui le Regioni lamentano delle difficoltà.

La home page del sito www.agenas.it riporta la seguente frase: Agenas è un ente pubblico non economico nazionale, che svolge una funzione di supporto tecnico e operativo alle politiche di governo dei servizi sanitari di Stato e Regioni, attraverso attività di ricerca, monitoraggio, valutazione, formazione e innovazione. Una frase che può dire molto, ma può anche dire nulla.

I settori in sui si articola oggi la struttura di Agenas sono: a) Monitoraggio e Valutazione, b) Qualità e Appropriatezza, c) HTA Health Tecnology Assesssment, d) ECM Educazione Continua in Medicina, e) Organizzazione servizi ospedalieri e territoriali – RETI, f) Piani di Rientro e Riqualificazione.

Se si esaminano poi molte delle attuali normative in campo sanitario si vedrà che Agenas è un po’ come il prezzemolino; sembra che debba fare quasi tutto, ma poi non si definiscono a sufficienza i contesti operativi.

Il nodo assolutamente da risolvere è la natura del rapporto tra Agenas e Ministero; non possono infatti andare ciascuno per conto proprio. E poi i rapporti tra Agenas e le Regioni: Agenas è solo un consulente a loro disposizione o ha funzioni di controllo e di valutazione? Difficilmente i due piani possono coesistere e sovrapporsi. E ancora, Agenas si occupa di HTA ma solo facendo studi e rassegne, o anche ricerche, e ha anche funzioni dispositive? Inoltre, Agenas deve fare didattica? Ma per chi e con che finalità?

Questi brevi accenni alle attività di Agenas servono solo per dire che Agenas fa molto ma anche in modo molto farraginoso; sarà quindi necessario definirne meglio i compiti affidandole anche dei relativi reali poteri e delle conseguenti precise responsabilità. Il Signor Ministro saprà svolgere questo compito e seppur non abbia bisogno né cerchi consigli, ci si permetta di esplicitare un’opinione: Agenas dovrebbe assumere nell’ambito della “azienda sanità” il compito di un ufficio di “ricerca e sviluppo”. Dovrebbe cioè soprattutto concentrarsi nel capire cosa sta succedendo nel Sistema Sanitario (ricerca) e studiare e proporre (sviluppo) aggiustamenti e riforme che meglio possano assicurare la sostenibilità e la qualità del Servizio Sanitario Nazionale.

Buon lavoro Signor Ministro! Faccia diventare Agenas un vero motore del Servizio Sanitario Nazionale.

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In allegato sono riportati due documenti di un passato non del tutto recente relativi al ruolo di una Agenzia Sanitaria: il primo è un intervento per una riunione tra rappresentanti regionali tenutasi a Cagliari il 30 novembre 2005, il secondo è un documento preparato per l’audizione del 10 settembre 2014 presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. Sono testi “datati” ma forse ancora oggi hanno degli spunti che possono essere di interesse per chi si chieda a cosa possa servire una Agenzia Sanitaria.

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