Il Progetto SENTIERI-ReNaM è il risultato dell’integrazione di due attività di sorveglianza epidemiologica che si avvalgono di fonti di dati valide e che coprono un periodo di osservazione adeguato per lo studio dell’incidenza del mesotelioma successivamente al 1992, anno in cui l’Italia, con la legge 257, ha messo al bando l’amianto. Il Progetto descrive l’impatto di una patologia rara in termini numerici ma che potrebbe essere assente senza esposizione all’amianto. Il lavoro è un esempio di sinergia che porta a risultati originali e solidi e si inserisce nel processo di costruzione del sistema permanente di sorveglianza epidemiologica nei siti contaminati italiani.

È utile per il lettore una breve descrizione della genesi del Progetto SENTIERI-ReNaM.

Il Ministero della salute ha finanziato nel 2006 (Ricerca finalizzata 2006 ex art. 12 DLgs 502/1992) il Programma strategico nazionale «Ambiente e salute» coordinato dall’Istituto superiore di sanità e suddiviso in sei progetti di ricerca comprendenti 41 unità operative, otto delle quali dedicate al Progetto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) che includeva 44 SIN (siti di interesse nazionale per le bonifiche).

I risultati di SENTIERI sono stati pubblicati in tre supplementi della rivista Epidemiologia & Prevenzione. Il primo, pubblicato nel 2010 (Epidemiol Prev 2010; 34(5-6) supplemento 3), era essenzialmente metodologico e presentava le procedure e i risultati della valutazione dell’evidenza epidemiologica dell’associazione tra 63 cause di morte e le fonti di esposizioni ambientali presenti nei SIN. Il secondo (Epidemiol Prev 2011; 35(5-6) supplemento 4) ha costituito la prima trattazione sistematica della mortalità per causa nelle popolazioni residenti nei 44 SIN e ha aperto la strada a linee di lavoro mirate a produrre ulteriori dati epidemiologici, necessari sia per comprendere in maniera più approfondita l’impatto sanitario dei siti contaminati sia per meglio individuare le priorità negli interventi di risanamento ambientale. Seguendo questa strada di approfondimento è stato realizzato il terzo supplemento (Epidemiol Prev 2014; 38 (2) supplemento 1) nel quale lo studio della mortalità nei SIN è stato integrato con le analisi dei ricoveri ospedalieri e dell’incidenza dei tumori; questa scelta ha comportato la restrizione dell’analisi a 18 SIN, cioè quelli coperti dalla rete dell’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM).

Questo supplemento del 2016 rappresenta la naturale evoluzione di quanto detto in un capitolo della pubblicazione del 2011 (Epidemiol Prev 2011; 35(5-6) supplemento 4, pp 195-189) che argomentava come i sistemi di sorveglianza nazionali delle malattie professionali potessero contribuire alla valutazione della componente occupazionale delle patologie indagate nel Progetto SENTIERI.

Il supplemento dedicato al Progetto SENTIERI-ReNaM analizza l’incidenza del mesotelioma nei siti per stimare l’impatto dell’amianto sulla salute dei residenti, distinguendo, grazie all’alta risoluzione assicurata dalla metodologia adottata dai Centri operativi regionali (COR) del Registro nazionale mesoteliomi (ReNaM), il contributo delle esposizioni occupazionali e ambientali. L’analisi riguarda 39 siti per i quali è disponibile l’incidenza per il periodo 2000-2011.

I risultati per i singoli siti sono discussi alla luce di aspetti metodologici e delle conoscenze disponibili da precedenti studi condotti nei siti, rendendo queste schede un prezioso materiale di riferimento. Il supplemento presenta anche la valutazione globale del carico di mesotelioma che documenta un eccesso che ha interessato, oltre ai siti con produzione di manufatti in cemento-amianto, anche le aree con cave, cantieri navali, discariche illegali con amianto, poli petrolchimici, raffinerie e stabilimenti siderurgici.

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