Riassunto

Proponiamo ai lettori di Epidemiologia&Prevenzione una serie di volumi di recente pubblicazione, di varia natura, ma legati fra loro – direttamente o indirettamente – da temi quali lavoro, salute, medicina e prevenzione, sia essa vera, falsa o mancata.

Proponiamo ai lettori di Epidemiologia&Prevenzione una serie di volumi di recente pubblicazione, di varia natura, ma legati fra loro – direttamente o indirettamente – da temi quali lavoro, salute, medicina e prevenzione, sia essa vera, falsa o mancata.

Scritti di operai

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Meccanoscritto. Con un racconto di Luciano Bianciardi

Collettivo MetalMente con Wu Ming 2 e Ivan Brentari
Roma, Alegre, 2017
349 pagine; 16,00 euro

Un’antologia di fiabe operaie oppure un romanzo storico ipercollettivo? Più adeguata appare la seconda definizione. E pure multigenerazionale. Il testo si compone di capitoli non fiction, iperrealistici e ha una composizione intricata che intreccia quattro diverse filiere: il pezzo giornalistico, generoso, filooperaio, ma anche ironico di Bianciardi del 1963; 9 racconti di operai scritti (e oggi riscoperti) in occasione di un concorso indetto dal sindacato dei metallurgici della CGIL nel 1963 (sono gli anni in cui il Menabò di Vittorini è animato dal dibattito sulla letteratura industriale), incentrati sul vittorioso ciclo di lotte in fabbrica appena concluso che però non comprendeva, clamorosamente, il tema della salute e della sicurezza; 5 scritture collettive di grande qualità redatte da operai sicuramente acculturati, affiancati da bravi scrittori, datate 2015 che ruotano attorno a temi di attualità, dismissioni, licenziamenti e precarietà; una polifazione e 12 infrastorie raccontate attraverso documenti e dati originali e testimonianze varie. La sintesi che ne è notevole in termini di effetti scientifici e pedagogici.

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Inox

Eugenio Raspi
Milano, Baldini e Castoldi, 2017
251 pagine; 16,00 euro

Un operaio professionalizzato dell’Acciai speciali di Terni – assunto quando la fabbrica era italiana e di Stato – viene licenziato (con i criteri del nuovo articolo 18 del Job Act) quando la stessa, con tutte le trasformazioni ritenute irrinunciabili e nonostante gli scioperi, da tedesca diventa russa. L’operaio ne approfitta per reinventarsi e diventare scrittore, supportato da una scuola di scrittura e da un bravo redattore della casa editrice a cui si appoggia. Lo strumento narrativo risulta efficace per descrivere la realtà – a tutto vantaggio di un medico del lavoro curioso – dei rischi per la salute e la sicurezza correlati con il ciclo lavorativo a caldo dell’acciaio. La lettura non lascia indifferenti neppure gli antropologi e i sociologi a proposito della vera natura (sentimenti, famiglia, aspirazioni, rapporti con il sindacato e politica) degli operai di questo millennio, che pur esistono e sono molto diversi dai loro padri.

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La Piena

Andrea Cisi
Roma, Minimum Fax, 2016
420 pagine; 16,00 euro Il protagonista-autore, un trentenne ragioniere, lavora, non per scelta, come operaio in una piccola fabbrica di termocoppie di Cremona. È precario sul lavoro: dopo una divertente visita di assunzione, finirà in una fabbrica di tubi. Ma è anche precario e sopraffatto nella vita, con l’amore, la famiglia e la sua comunità, alla ricerca di un senso di identità: da qui il titolo del volume. Una precarietà con la quale sembra che abbia imparato a convivere, arrangiandosi, anche beffandosene e senza rinunciare a pratiche, cultura e consumi più o meno indotti che, però, sembrano dare soddisfazione. Abbiamo a che fare con un operaio che – a differenza di quelli di Meccanoscritto – non crede a quanto Primo Levi fa dire al suo manutentore con alta professionalità: «amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra». È un racconto forse prolisso, ma fondato su dialoghi che descrivono con precisione ed efficacia preoccupazioni, valori e soddisfazioni che animano il mondo giovanile di oggi.

Scritti di medici

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Radium Girl

Jean-Marc Cosset
Parigi, Odile Jacob, 2013
224 pagine; 20,90 euro

L’autore, uno stimato cancerologo e radioterapista francese, ha costruito un racconto intenso con tutti i crismi del giallo di qualità: operaie deturpate e poi uccise dal radio con cui pitturavano le lancette degli orologi della marina americana, avvocati e giudici prezzolati e corrotti, medici spergiuri. Cose vere e gravi avvenute ai tempi della grande depressione e ben descritte ormai dalla letteratura. Tutto inizia con il rinvenimento di due cadaveri in un’auto uscita fuoristrada: si tratta del figlio del proprietario della fabbrica che produce gli orologi al radio e una giovane donna sicuramente attraente, ma assolutamente priva di denti. L’ispettore Chadwick, incaricato delle indagini, riuscirà a svelare il mistero e a smascherare il giudice, sempre più corrotto.

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Saggio sopra il vajuolo

Antonio Casolini
a cura di Vincenzo Valente
Catanzaro, La Rondine Edizioni, 2017

96 pagine; 12,00 euro Vincenzo Valente, pneumologo, ripropone con un ricco apparato critico il saggio sul vaiolo del 1786 di Antonio Casolini, giovane medico di scuola napoletana appartenente a un nobile casato di Sersale, piccolo centro della Presila catanzarese popolato allora da boscaioli e carbonai. L’interesse dell’opera risiede nel fatto di essere stata scritta in maniera divulgativa «per poter essere in qualche modo di utilità alla società», ma sostenuta dalle più solide basi scientifiche dell’epoca. Essa si configura come il giusto presupposto, anche comunicativo, alle campagne di inoculazione (siamo in era pre-jenneriana) che Casolini effettuerà in quell’area della Calabria su indicazione del governatore borbonico. Molto è stato scritto sulla variolizzazione e sull’inoculazione in altre regioni dell’Italia, specie nel lombardo-veneto; con il presente contributo vengono fornite informazioni più adeguate sullo stesso fenomeno nel Regno delle due Sicilie.

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La polvere degli eredi

Renzo Berti
Pisa, Istos Edizioni, 2017
177 pagine; 13,00 euro

Lo scenario e i personaggi messi in campo da Berti, medico di sanità pubblica, per ambientare e animare il suo giallo sono già garanzia di successo: l’Istituto Museo di storia delle scienze di Firenze (oggi Museo Galileo); molti luoghi della Toscana, Firenze in particolare; la presenza dell’opera Anatomiae Universae Pauli Mascagni Icones curata da Francesco Antommarchi, tanto denigrata quanto interessante. Non sono poche le licenze che l’autore si consente sulle verità storiche, a partire dall’uccisione con l’arsenico (“la polvere degli eredi” del titolo) di Mascagni e Napoleone, per continuare con l’edizione in dieci capitoli dell’atlante di Mascagni (il decimo capitolo sarebbe stato capace di generare un’ipotesi di vaccinazione contro il cancro). Poco sostanzioso appare il movente che porta a morte la direttrice dell’Istituto; originale e con risultati apprezzabili è la ricerca che il protagonista, laureando in medicina, compie sulla figura di Paolo Mascagni mentre svolge le sue indagini.

Photogallery con le opere selezionate da Franco Carnevale

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