Un buon sonno durante la notte e per un tempo adeguato è fondamentale sia per gli adulti sia per i bambini ai fini del mantenimento di uno stato di buona salute. Secondo quanto indicato in letteratura, la durata del sonno adeguata per i bambini in età scolare (6-13 anni) è di almeno 10 ore per notte.

La rilevazione riferita al 2014 del sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE raccoglie informazioni sull’ora in cui tendenzialmente il bambino si addormenta e sull’ora del risveglio durante un normale giorno di scuola. Dalle analisi effettuate su circa 46.000 bambini di 8-9 anni in Italia è emerso che la durata media del sonno è di 9 ore e 29 minuti, senza grosse differenze per età e per sesso. In particolare:

  • 9 ore e 34 minuti (IC95% 9,33-9,35) al Nord;
  • 9 ore e 29 minuti (IC95% 9,28-9,30) al Centro;
  • 9 ore e 21 minuti (IC95% 9,20-9,21) al Sud.
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La quota di bambini che dorme meno di 9 ore è minima tra le femmine di 8 anni residenti al Nord (7%) e massima tra i maschi di 9 anni residenti al Sud (22%).

Inoltre è emerso che:

  • il 23% dei bambini al Nord, il 15,9% al Centro e il 14% al Sud va a letto entro le ore 21;
  • il 38,2% al Nord, il 33,5% al Centro e il 25,1% al Sud va a letto tra le 21 e le 21,30. Quindi, i bambini del Sud tendono ad andare a letto più tardi dei propri coetanei del Centro e soprattutto del Nord e tale ritardo non viene poi del tutto recuperato alla mattina.
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Con un modello di regressione logistica è stata analizzata l’associazione tra le caratteristiche descritte e una durata del sonno inferiore alle 9 ore.

Gli odds ratio aggiustati sono risultati:

  • Centro: 1,44 (IC95% 1,28-1,61);
  • Sud: 2,06 (IC95% 1,85-2,29);
  • maschi: 1,10 (IC95% 1,02-1,20);
  • bambini di 9 anni: 1,14 (IC95% 1,04-1,24).

Le prevalenze di bambini in sovrappeso e obesi tendono a ridursi all’aumentare della durata del sonno. Infatti, per il sovrappeso e l’obesità si passa, rispettivamente, dal 24,1% e 14,4% per una durata <9 ore a 18,6% e 8,2% per una durata del sonno ≥10 ore (p<0,001). Per quanto non si possa considerare l’associazione trovata come un nesso causale tra durata del sonno e sovrappeso/obesità, dato il disegno di studio trasversale della sorveglianza e che l’informazione è riportata dai genitori e non rilevata oggettivamente, è comunque un risultato interessante e in linea con le varie evidenze scientifiche che descrivono la natura di tale associazione.

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