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L’epidemiologia occupazionale in Italia: un contributo allo scenario europeo
Occupational epidemiology in Italy: a contribution to the European framework
Pietro Comba1
Dario Consonni2
Alessandro Marinaccio3
Dario Mirabelli4
- Department of Environment and Primary Prevention, Istituto Superiore di Sanità, Rome, Italy
- Unit of Epidemiology, Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico, Milan, Italy
- Italian Institute for Occupational Safety and Prevention, Occupational Medicine Department, Epidemiology Unit, Rome, Italy
- Cancer Epidemiology Unit, University of Turin and CPO - Piemonte, Turin, Italy
Riassunto:
Introduzione
L’obiettivo principale dell’epidemiologia occupazionale è quello di prevenire le malattie causate dall’esposizione professionale. Il perseguimento di questo obiettivo richiede indagini approfondite sui nessi causali tra pericoli specifici rischi e specifiche entità patologiche.1 Pertanto, l’epidemiologia occupazionale riguarda principalmente la ricerca eziologica nel quadro di un paradigma osservazionale. Lo scopo del presente articolo è valutare alcuni aspetti dell’attività svolta dagli epidemiologi occupazionali in Italia, con particolare attenzione ai contributi scientifici che hanno avuto riconoscimento a livello internazionale, e di indicare brevemente alcuni sviluppi recenti. Pertanto, in quest’ottica, l’insieme dei riferimenti bibliografici citati non può essere considerato come una revisione sistematica, quanto piuttosto una sequenza di esempi e casestudies che inevitabilmente riflette l’esperienza degli autori.
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