Riassunto

La recente approvazione della cosiddetta spending review (L 135/2012) e della cosiddetta legge Balduzzi (L 189/2012), al di là del significato normativo e delle conseguenze amministrative e programmatorie che avranno sul funzionamento del Servizio sanitario nazionale (SSN) e sulle sue articolazioni regionali (SSR), rappresenta un passaggio politico e culturale fondamentale per chi si occupa di sanità nel nostro Paese. Non ci riferiamo ai rilevanti effetti economico-finanziari, ma a un aspetto, ancora trascurato dai commentatori ma altrettanto sostanziale, che fa riferimento alle valutazioni di esito delle attività sanitarie e ai dati necessari per tali valutazioni.

Le ragioni che giustificano questa conclusione (che qualcuno potrebbe considerare un po’ enfatica, ma vedremo che non è così) sono molteplici, e altrettanto numerose e interessanti sono le prospettive per il lavoro degli epidemiologi italiani e dei programmatori sanitari: in questo contesto il presente editoriale prova a individuare un percorso di lavoro e di opportunità per i mesi e gli anni a venire, con lo scopo di aprire un dibattito che per il momento non ha ancora coinvolto in maniera sostanziale il mondo degli epidemiologi e delle competenze affini, sia sul versante dell’accademia, sia sul versante di chi è impegnato amministrativamente a livello locale, regionale o nazionale.

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