Giovanni Invernizzi ci ha lasciati il 31 marzo scorso. Epidemiologia&Prevenzione lo ricorda con stima e affetto, perché è stato un medico speciale, attentissimo alle singole persone, ma con uno sguardo, se possibile, ancor più attento alla salute di comunità.

Collaborava a progetti internazionali,1 ma non disdegnava le richieste di intervento educativo su salute e ambiente in qualunque situazione locale. Sulla nostra rivista ha pubblicato numerosi articoli sul fumo di tabacco e sul traffico.

Ricordiamo che nel 2010 si è presentato alle elezioni per la Segreteria dell’AIE e i motivi della sua candidatura dicono molto di lui:

«Mi candido
1. per incoraggiare le iniziative di ricerca sul campo, soprattutto tramite studi pilota, necessari per individuare situazioni “neglette” di evidente rischio ambientale (come i trasporti pubblici);
2. per favorire l’integrazione tra ricerca accademica e ricerca indipendente;
3. per dare maggior voce alle posizioni dell’AIE rispetto alla crescente distorsione culturale e politica dei messaggi che circolano quotidianamente sui media rispetto alla difesa dell’ambiente».

Ha combattuto contro il fumo e contro i fumi, Il Corriere della Sera l’ha definito un «medico antismog», che aveva «un rispetto sacrale per la scienza indipendente e per la scienza come educazione».2

In breve: Giovanni agiva nel sociale, lavorava sul campo e pensava in grande. Potete leggere una bella ricostruzione della sua storia e dei suoi lavori sul sito web dell’Unità di controllo del tabagismo dell’Istituto catalano di oncologia.3

Note

  1. EU SHS; A review of methods for monitoring exposure levels, European Network For Smoking Prevention – ENSP 2006. PESCE – General Practitioners and the Economics of Smoking Cessation in Europe, 2008. IARC Handbook III on Smoke-free Policies 2009. IMPASHS – Impact of Smoke-Free Policies in EU, 2010.
  2. https://dl.dropboxusercontent.com/u/15350570/giovanni0001.pdf
  3. http://tobaccorelated.org/2013/04/11/in-memoriam-giovanni-invernizzi-1948-2013/
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