Senza entrare nello specifico del commento di Benedetto Terracini e Giuseppe Masera (Epidemiol Prev 2013;37(1):102-4) sul Rapporto AIRTUM 2013 I tumori dei bambini e degli adolescenti, in cui i complimenti superano di gran lunga le critiche, mi sembra che il loro giudizio potrebbe essere sintetizzato con la frase «va bene, ma si potrebbe fare di più».

Si può fare “più” di poco e si può fare “più” di molto. AIRTUM fa moltissimo: il primo obiettivo statutario (art. 2a) è quello di «rendere disponibili alle autorità amministrative, agli organi del Servizio sanitario nazionale e alla comunità scientifica i dati». E questo lo fa molto e con costante sviluppo degli strumenti di diffusione: attraverso le monografie che hanno cadenza annuale, tramite il sito (www.registri-tumori.it) dove la Banca Dati è disponibile e interrogabile attraverso una procedura (Itacan) che riporta in ambito italiano, attraverso una collaborazione con la IARC, l’esperienza dei Paesi nordici... Accedi per continuare la lettura

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