Riassunto

OBIETTIVO: gli studi epidemiologici relativi a impianti di produzione di energia alimentati da combustione di rifiuti di vecchia generazione segnalano eccessi significativi di sintomi respiratori e patologie tumorali tra i residenti in prossimità degli impianti. Le poche osservazioni epidemiologiche relative a impianti di nuova generazione, basati sulle migliori tecnologie disponibili, non depongono per un incremento di rischio sanitario. L’obiettivo dello studio è valutare ex-ante l’impatto sanitario attribuibile all’insediamento di un impianto di incenerimento di rifiuti nel comune diModugno (Bari), tenendo conto della presenza di una centrale turbogas.
DISEGNO
: l’impatto sanitario è stato stimato calcolando dapprima il numero di casi di decesso/ ricovero attribuibile all’eccesso di PM10 medio osservato rispetto al livello soglia di 40 μg/m3; in seguito è stato calcolato in funzione della dimensione della popolazione residente in prossimità dell’impianto e della ricaduta al suolo delle emissioni dell’inceneritore ottenuta da simulazionimodellistiche. Il contributomedio di PM totale dovuto al potenziale funzionamento del nuovo impianto è risultato pari a 0,03 μg/m3 nell’area di massima ricaduta, quello della centrale turbogas pari a 0,15 μg/m3. È stato considerato come worst case quello in cui si ipotizza un incrementomassimo giornaliero di 1 μg/m3. E’ stata considerata esposta la popolazione residente entro un raggio di 2 km dalle centrali, pari a 15.000 soggetti.
OUTCOME PRINCIPALI
: sono stati esaminati gli esiti mortalità e ricoveri ospedalieri per diverse cause. Come variabili di esposizione sono state considerate le concentrazioni medie annue di PM10.
RISULTATI
: una riduzione del valoremedio osservato di PM10 (45,3 μg/m3 nel 2008) al livello soglia eviterebbe lo 0,12% di decessi per cause naturali. Proporzionalmente, un aumento di 1 μg/m3 dovuto al funzionamento combinato delle due centrali è associato a un incremento percentuale di decessi pari a 0,02%.
CONCLUSIONI
: le stime di impatto, per quanto misurabili, non modificano il quadro epidemiologico locale.

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Abstract

Objectives: the purpose of this study is to assess the potential health impact of the start-up of a new incinerator in general population living near the facility in Modugno, province of Bari (Puglia Region, Italy), in combination with the existent Combined-Cycle combustion Gas Turbine (CCGT) power generation facility.
Design: an algorithm was used to calculate the number of cases (deaths and hospital admissions) associated with a given concentrations of PM10, the exposed population, the specific mortality/morbidity rate. For every health end-point, an estimate of RR was obtained from the literature. Using PM10 as tracer, simulations were made of incinerator emissions fallout. Residents within 2- km radius from the plants were considered.
Results: with the reduction of the average concentration of PM10 to 40 μg/m3, 0.12% of natural causes of death could be prevented. Proportionally, the increment in PM10 concentration of 1 μg/m3 could be associated to 0.02% of deaths.
Conclusions: the estimated health impact of the incinerator emissions doesn’t modify the epidemiological profile for the population living nearby.

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