Riassunto

OBIETTIVI: confrontare le prevalenze dei fattori di rischio cardiovascolare, misurati direttamente da operatori sanitari del Dipartimento di prevenzione della Azienda ULSS Pedemontana, in un ampio campione di cinquantenni italiani e stranieri non esenti dal pagamento del ticket per malattie cardiovascolari che hanno aderito al Progetto regionale di prevenzione “Cardio50”.
DISEGNO:
studio trasversale.
SETTING E PARTECIPANTI:
dalle liste anagrafiche sono stati estratti i cinquantenni residenti italiani e stranieri che non risultavano già affetti da diabete mellito, ipertensione, ipercolesterolemia o malattie cardiovascolari.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME:
agli aderenti sono stati somministrati questionari standardizzati per la valutazione dello stile di vita, effettuando anche una rilevazione ambulatoriale di peso, altezza, indice di massa corporea, girovita, pressione arteriosa omerale e uno stick per glucosio e colesterolo. Il livello di istruzione è stato valutato anche in un ampio sottogruppo di aderenti. La prevalenza di fattori di rischio è stata descritta e analizzata per area geografica di origine, separatamente per maschi e femmine e aggiustata per livello di istruzione.
RISULTATI:
hanno aderito complessivamente 3.420 su 5.088 persone, pari al 67,2% degli invitati; l’adesione è risultata più bassa nelle donne straniere. Sia le donne sia gli uomini stranieri mostrano prevalenze nettamente più basse di stili di vita adeguati rispetto agli italiani (donne: 20,3% vs. 34,3%; uomini: 13,2% vs. 25,6%). Le differenze rimangono ampie e significative anche dopo aggiustamento per livello di istruzione. La prevalenza di alterazioni della pressione arteriosa/colesterolemia/glicemia è più elevata nelle donne straniere rispetto alle italiane (39,1% vs. 28,4); la prevalenza di iperglicemia misurata tramite stick è risultata rispettivamente pari a 8,7% e 1,9%.
CONCLUSIONI:
la maggioranza degli stranieri residenti è raggiungibile mediante un intervento di prevenzione primaria su chiamata attiva realizzato ad hoc. Tra i partecipanti stranieri si rileva una prevalenza nettamente più elevata di fattori di rischio cardiovascolari rispetto agli italiani. È auspicabile un intervento integrato da parte dei medici di medicina generale e del Dipartimento di prevenzione al fine di migliorare gli stili di vita, sia a livello individuale sia a livello di comunità, e di facilitare un riconoscimento precoce dei nuovi casi di diabete mellito, ipertensione e ipercolesterolemia tra i residenti stranieri.

 Parole chiave: , ,

Abstract

OBJECTIVES: to describe and compare cardiovascular risk prevalence in a large sample of Italian and foreign fifty-year-old residents in Veneto Region (Northern Italy) who do not have a co-pay fee exemption for cardiovascular diseases. Data collection comes from standardized and objective measurements carried out by health personnel of the Department of Prevention of the Local Health Agency 7 of Veneto Region.
DESIGN:
cross-sectional study.
SETTING AND PARTICIPANTS:
Italian and foreign fifty-years-old residents who do not have a co-pay fee exemption for cardiovascular diseases were extracted from the registry list, excluding people already affected by diabetes, hypertension, hypercholesterolemia or cardiovascular diseases, and received a written invitation to participate.
MAIN OUTCOMES MEASURES:
adherents were studied through standardized questionnaires about their lifestyles (tobacco, alcohol, weight excess, central obesity, physical inactivity), anthropometric measurements (height, weight, body mass index, waist circumference), the direct measurement of blood pressure and a finger-stick for glucose and cholesterol. Educational level was also recorded in a large subgroup of adherents. Risk factor prevalence has been described and analyzed by geographical area of origin, separately for men and women and adjusted for educational level.
RESULTS:
among the invited people, 3,420 out of 5,088 accepted the invitation (67.2%); the adherence was lower among foreign women. Both foreign women and men showed lower prevalence of healthy lifestyles compared to Italian participants (women: 20.3% vs. 34.3%; men: 13.2 vs. 25.6%). These differences remained large and statistically significant after adjusting for educational level. The prevalence of hypertension and of hypercholesterolemia/hyperglycaemia (finger stick) was higher among foreign women than among Italian (39.1% vs. 28.4%); remarkably, the prevalence of hyperglycaemia was 8.7% vs.1.9%
CONCLUSIONS:
the majority of foreign residents can be reached through a personal invitation to participate in a cardiovascular prevention intervention. Foreign participants show a higher prevalence of cardiovascular risk factors compared to Italian residents. It is advisable to implement a strategy involving both the health personnel of the Department of Prevention and the General practitioners aiming at improving individual and community healthy choices and at an early recognition of diabetes mellitus, hypertension, and hypercholesterolemia onset among foreign residents.

 Keywords: , ,

       Visite