Riassunto

Obiettivo: molte ricerche dimostrano che la maggior parte degli incidenti stradali sono causati dall’errore umano legato in particolar modo all’età e al sesso. Questo studio vuole verificare il ruolo di alcuni fattori umani nell’incidentalità stradale rilevata attraverso le registrazioni correnti in un’area definita, la Provincia di Pavia.
Disegno: integrare l’archivio cartaceo, opportunamente informatizzato, dei verbali degli incidenti stradali compilati dall’autorità di polizia presenti presso l’Ufficio provinciale della motorizzazione civile e il database del 118 provinciale e dei reparti di pronto soccorso della Provincia di Pavia e del registro di mortalità ASL. Analisi degli incidenti stradali occorsi nell’anno 2004. Si sono analizzati 1.347 incidenti per un totale di 2.908 conducenti di veicoli motorizzati coinvolti.
Setting: Provincia di Pavia.
Risultati: il tasso di mortalità dei conducenti dei veicoli a due ruote è quasi nove volte quello dei conducenti dei mezzi a quattro ruote. L’analisi logistica mostra un rischio di subire conseguenze doppio del sesso femminile, il ruolo protettivo di un maggior training di educazione stradale e il ruolo protettivo dell’età nella classe da 30 a 64 anni che cresce ulteriormente nella classe di conducenti con età maggiore di 64 anni. Chi ha ricevuto una decurtazione dei punti sulla patente presenta una probabilità più alta di non riportare conseguenze nello scontro riuscendo probabilmente a porre in atto azioni di difesa più rapidamente di chi le subisce. Inoltre, risulta che i guidatori dei veicoli a due ruote hanno un rischio circa 25 volte maggiore di rimanere infortunati rispetto a quelli dei mezzi a quattro ruote. Per quanto concerne la gravità delle conseguenze tra gli infortunati, l’unico fattore umano significativo è il sesso, che conferma un rischio maggiore nelle donne di circa il 40% rispetto agli uomini di rimanere ferite gravemente. Si conferma anche in questo caso il maggior rischio di riportare gravi conseguenze nei veicoli a due ruote rispetto a quelli a quattro ruote.
Conclusione: le evidenze che emergono portano a rischi maggiori di infortunio i conducenti femmine, i veicoli a due ruote, chi non commette l’infrazione e i conducenti giovani. In base alle evidenze emerse pensiamo che questo studio possa essere una base di partenza per ricavare informazioni utili per interventi di prevenzione.

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Abstract

Objectives: several studies have shown that most road accidents are due to human factors, and that these are strongly linked to a driver’s age and sex. The aim of this study is to test the role that some human factors play in road accidents by analysing current road accident data in the Province of Pavia, in Northern Italy.
Design: road accidents that occurred in 2004 were analysed by integrating the paper database of the vehicle licensing office, properly computerised, with the 911 database of the Province of Pavia. This study has been carried out by analysing 1.347 road accidents and the associated 2.908 drivers of motorised vehicles.
Setting: Northern Italy, the Province of Pavia.
Results: the death rate of drivers of 2-wheeled vehicles is almost nine times higher than that of 4-wheeled vehicles. Analysis shows that females are twice as exposed to road accidents than males; it also shows the benefits of extensive road education training and of being aged 30-64 and older. Drivers who have already been punished and have had their driving license scores reduced are likely to respond rapidly when in a dangerous situation and also to be without blame after an accident. Motorcycle riders are 25 times more likely to suffer serious injury than drivers of cars. Additionally, the risk of a woman being seriously injured is higher than for a man.
Conclusion:
females, young drivers and motorcycle riders who have not previously been penalised for a previous traffic violation have a higher risk of being seriously injured; females and motorcycle riders are also at greater risk of being seriously injured. We hope that this analysis will be used to improve preventative interventions for road accidents.

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