Torino: necessità di immediati provvedimenti di sanità pubblica a seguito dell'inquinamento atmosferico causato dagli incendi
Lettera al sindaco di Torino (e altri)
da Francesco Forastiere, coordinatore della rete di epidemiologia ambientale in Italia - Progetto CCM-EpiAmbNet del Ministero della Salute http://reteambientesalute.epiprev.it/
La stampa di oggi presenta un esempio di grave mancato coordinamento tra autorità ambientali e sanitarie nella gestione di un evento con possibili implicazioni sulla salute della popolazione. A causa di incendi importanti in prossimità di Torino, da diversi giorni l’inquinamento nella città è aumentato in modo rilevante fino a raggiungere livelli molto più alti dei valori limite giornalieri prescritti dalla legislazione e raccomandati dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Quest’ultima, infatti, raccomanda che in nessun giorno dell’anno venga superata la soglia di 50 ug/m3 di PM10. Negli ultimi giorni si sono registrati valori superiori a 150 ug/m3; nel bollettino di Arpa Piemonte di oggi, 28 ottobre per i valori di ieri 27 ottobre, si sono registrati valori tra i 150 e i 250 ug/m3 con un valore di 525 ug/m3 per la centralina di Torino Rebaudengo.
Si tratta di concentrazioni che sono dannose per la salute umana, in particolare per persone suscettibili, pazienti con malattie pregresse, bambini e donne in gravidanza. Gli effetti sulla salute sono ben documentati, anche in relazione alla combustione di riserve boschive, tanto che la OMS e la legislazione raccomandano azioni di emergenza immediate. La sanità pubblica è ben consapevole di ciò. Il recente episodio degli incendi in prossimità di San Francisco in California, e il conseguente inquinamento della città, è stato gestito con interventi specifici e raccomandazioni per la popolazione (http://sfdem.org/airquality ; http://sfdem.org/article/public-health-advisory).
Si apprende dalla stampa, tuttavia, che le autorità locali hanno deciso di non attuare misure di contenimento dell’inquinamento da altre fonti, di non attuare misure di restrizione della mobilità ad evitare l ‘emissione di altri inquinanti dannosi per la salute, di non emettere provvedimenti di sanità pubblica e di non sospendere la Maratona (che coinvolgerà migliaia di persone) che si svolgerà domani 29 ottobre. Tali omissioni degli interventi di sanità pubblica sono giustificati con la minimizzazione degli effetti dell’inquinamento e con approssimazioni che non hanno fondamento dal punto di vista scientifico.
Si ritiene che le autorità sanitarie abbiano il dovere di intervenire al più presto e attuare provvedimenti immediati.