La scienza, come qualunque altra attività che richieda accettazione e sostegno all’interno di un dato sistema sociale e in un certo momento storico, deve fornire argomentazioni e giustificazioni adeguate e convincenti in tale ambito spaziotemporale. Per Galileo e i suoi contemporanei il problema era di riuscire a prospettare ai potenti di allora visioni alternative alla verità rivelata in modo che queste non fossero percepite come minacce alla religione e alla struttura di potere dominante e non venissero messe all’indice, ostracizzate, soppresse, magari assieme ai loro proponenti. Attraverso lunghi e molteplici passaggi, la scienza si è trasformata nella sua struttura e organizzazione e di pari passo si sono trasformate le sue “narrazioni”, i modi di raccontare se stessa, nonché i soggetti a cui tali narrazioni sono indirizzate. Scomparsi da tempo lo studioso isolato, il dilettante geniale, l’inventore fortunato, oggi la ricerca si compie in un complesso tecnologicoindustriale che necessita di risorse ingenti, derivate da finanziamenti pubblici e, in misura sempre crescente, da capitali privati... Accedi per continuare la lettura

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